Nell’ultimo anno si è parlato sempre di più di Dolby Atmos: ma cos’è realmente? Si tratta solo una mossa commerciale?
C’è molta confusione su questo tema, complice anche lo spietato marketing dei servizi streaming e dell’industria tecnologica.
Ho sempre avuto un debole per gli impianti home cinema, poiché attraverso svariate casse collocate per tutta la stanza, è possibile creare un cinema casalingo e, per un appassionato di cinema, serie tv e videogiochi questo è il paradiso.
Da qualche anno a casa ho un sistema home cinema all-in-one 5.1 molto entry-level ma che fa il suo lavoro.
La pecca di questi impianti tutto in uno è che si è vincolati e fortemente limitati, in quanto la fonte di intrattenimento principale è il Blu-Ray che fa anche da amplificatore.
Questo, se collegato alla TV, perde la maggior parte delle sue funzionalità, tra queste è presente la perdita di svariati codec audio, il che si traduce in una qualità audio con tantissima perdita di dati.
Tuttavia, nonostante queste limitazioni, mi è servito molto per studiare e capire il suono: dal collocamento dei diffusori, alle impostazioni corrette per il tipo di stanza, etc.., il tutto spendendo veramente molto poco.
Studiando sul campo, e non solo, ho tratto quindi delle conclusioni sul panorama in questione, che vanno dalla falsa informazione fino all’errata consapevolezza di ciò che si sta acquistando.
Il tutto deriva, spesso, dallo spietato marketing di produttori tecnologici e di servizi di streaming.
In questo articolo, dunque, vorrei fare un pò di chiarezza su una particolare tecnologia che sta impazzando nell’ultimo periodo.
Più precisamente mi riferisco al Dolby Atmos: che cos’è, come sfruttare questa tecnologia audio e con quali contenuti?
🔊 DOLBY ATMOS 🔊
Il Dolby Atmos è una tecnologia audio studiata ed ideata da Dolby stessa e si basa sull’uso di “oggetti sonori”.
Si tratta una tecnologia che ha ben 10 anni: fu annunciata nell’Aprile 2012 e nei due anni a seguire fu implementata in numerosi cinema, produzioni ed home cinema.
Questa tecnologia supporta fino a 128 oggetti ben distinti e con proprie caratteristiche, ognuna dei quali è possibile assegnare un punto nello spazio tridimensionale fissa o variabile nel tempo.
In base alla posizione dell’oggetto in un preciso momento, il processo audio deciderà quali saranno gli altoparlanti che riprodurranno il suono, così da generare un ambiente audio tridimensionale.
Inoltre, a differenza di altre tecnologie che si sviluppano solo sul piano orizzontale (altezza orecchie), il Dolby Atmos si sviluppa anche in verticale, creando una vera e propria bolla.
IL DOLBY ATMOS NON È UN CODEC AUDIO
Il Dolby Atmos è una tecnologia con un proprio marchio riconoscibile facilmente da tutti.
Tuttavia, sono moltissime le persone che confondono questa tecnologia con un codec audio e questo provoca tanta disinformazione.
Il Dolby Atmos è una tecnologia che si appoggia su due principali codec audio:
- Dolby TrueHD;
- Dolby Digital Plus;
Il Dolby TrueHD è un codec in formato Lossless, cioè senza perdite di dati ed attualmente lo si può sfruttare e trovare solo su alcuni DVD in formato Blu-Ray o Blu-Ray UHD.
Il Dolby Digital Plus, invece, è un codec in formato Lossy, cioè con perdite di dati e lo si può trovare e sfruttare su alcuni contenuti presenti nei servizi di streaming (Netflix, Disney+, Apple TV+, Amazon Prime Video, etc..).
Con un buon impianto audio la differenza tra i due codec si sente notevolmente: il Dolby TrueHD è quindi il codec audio migliore tra i due.
COME SFRUTTARE IL DOLBY ATMOS AL MEGLIO
Per usufruire del Dolby Atmos bisogna necessariamente utilizzare TV e Sintoamplificatori compatibili con questa tecnologia.
NB: in questo articolo prenderò in considerazione solo impianti Home Cinema per sfruttare il Dolby Atmos al massimo delle sue potenzialità.
Dunque, non prenderò in considerazione le Soundbar, poiché sfruttano altre tecnologie specifiche.
IMPIANTO HOME CINEMA DOLBY ATMOS
Si parla di Dolby Atmos anche quando effettivamente così non è: nonostante sia una tecnologia scalabile, perciò tecnicamente è possibile ascoltare l’audio Atmos anche con 3 diffusori o poco più o con una classica soundbar, il Dolby Atmos puro è un’altra cosa.
È quindi possibile replicare il tutto in una soundbar con tecnologia ad hoc o comunque un impianto home cinema 5.1 o 7.1, tuttavia, non si può definire audio Atmos in senso totale del termine.
La tecnologia Atmos, come dicevo, non si sviluppa solo in orizzontale ma anche in verticale, creando una vera e propria bolla.
Per fare ciò bisogna quindi installare 2 o 4 diffusori al soffitto, oltre e quelli già presenti nell’impianto 5.1 o 7.1.
La configurazione quindi sarà di 5.1.2 (configurazione base), 5.1.4, 7.1.2, 7.1.4, etc..
Prendiamo ad esempio la configurazione base da 5.1.2: il 5 sta per i diffusori classici (tre frontali e due surround), il .1 sta per il subwoofer e il .2 sta per i due diffusori al soffitto.
Nel caso in cui non si volesse optare per fissare diffusori al soffitto, esistono anche dei diffusori in grado di riflettere l’audio sul soffitto stesso e replicare l’effetto.
Non è effettivamente la stessa identica cosa di avere dei diffusori veri e propri ma è comunque una soluzione valida.
QUALE SINTOAMPLIFICATORE E QUALI DIFFUSORI SONO COMPATIBILI?
Veniamo quindi alla domanda: quale sintoamplificatore e quali diffusori sono compatibili con Atmos.
Di sintoamplificatori ne esistono un pò per tutte le tasche: da quelli professionali da migliaia di euro fino a quelli più da consumer a meno di mille euro.
Per una configurazione base (5.1.2 o 5.2.2) è meglio optare per un sintoamplificatore con 7 canali più 1 o 2 per il subwoofer.
La scelta per sintoamplificatore è alquanto complessa, in quanto è necessario avere qualche accorgimento anche lato multimediale.
Infatti, molti sintoamplificatori hanno più ingressi HDMI 2.1 con supporto all’8K a 60Hz o 4K a 120Hz, supporto al VRR, Dolby Vision, HDR10 e HDR10+ e molto altro.
Insomma, il sintoamplificatore è il centro dell’intero mondo multimediale casalingo (oltre alla TV e/o al proiettore).
Per quanto riguarda, invece, i diffusori, non ci sono particolari indicazioni: qualsiasi diffusore va bene (ovviamente dipende dalla qualità dello stesso).
CONSOLE, SET-TOP-BOX E LETTORI BLU-RAY COMPATIBILI CON DOLBY ATMOS
A fine 2020 sono state rilasciate sul mercato Xbox Serie X, Serie S e PlayStation 5: se le prime due sono parzialmente compatibili con Dolby Atmos e Dolby Vision, lo stesso non vale per la console Sony (o quasi).
Xbox Serie X e Serie S sono compatibili con Dolby Atmos e Dolby Vision solo con app di streaming, mentre se si inserisce un Blu-Ray UHD (su Xbox Serie X) attualmente non verranno riprodotti con queste tecnologie.
PlayStation 5, invece, non ha alcuna compatibilità con queste tecnologie, attualmente, ma se si inserisce un Blu-Ray UHD è possibile usufruire di Dolby Atmos con codec Dolby TrueHD o Dolby Digital Plus.
Per quanto riguarda i set-top-box, come non citare Apple TV 4K, Amazon Fire TV Cube, Amazon Fire TV Stick 4K Max, Amazon Fire TV Stick o NVIDIA Shield.
In UK anche Sky Q è compatibile con Dolby Atmos, quindi attendiamo aggiornamenti anche qui in Italia.
Infine, in commercio sono presenti diversi lettori Blu-Ray UHD ognuna con un caratteristiche e prezzi diversi.
I migliori sono quelli di Panasonic seguiti dai lettori Sony, insomma un pò per tutti i gusti!
TV COMPATIBILI CON DOLBY ATMOS 📺
Per i puristi questo paragrafo è pura blasfemia, in quanto il proiettore rimane la miglior fonte video attualmente disponibile.
Ma mettiamo caso che non si ha e non si vuole avere un dispositivo esterno (console, set-top-box, etc..) o comunque se si volesse usufruire di app di streaming direttamente dalla TV, quale scegliere per usufruire del Dolby Atmos su quest’ultima?
Sul mercato ci sono TV che, grazie agli altoparlanti della stessa, sfruttano nativamente la tecnologia Dolby Atmos (con codec Dolby TrueHD o Dolby Digital Plus).
Tuttavia, come spiegato precedentemente, per avere un suono avvolgente ed il più fedele possibile è meglio optare per un impianto home cinema.
Per questo motivo c’è un particolare per nulla banale da tenere in considerazione: la porta HDMI eARC.
Questa porta HDMI è importantissima, perché non soltanto trasmette il video dal sintoamplificatore ma anche e soprattutto l’audio.
HDMI eArc (Enhanced Audio Return Channel) è un evoluzione del formato HDMI ARC e consente di gestire codec audio di alta qualità come il Dolby TrueHD e il Dolby Digital Plus (Dolby Atmos).
Esistono anche alcune TV che gestiscono il codec Dolby Digital Plus tramite HDMI ARC (esempio il Sony XF90 del 2018), perciò meglio informarsi prima.
Tuttavia, se si dovesse comprare una TV nuova allora meglio optare per una con HDMI eARC.
CONTENUTI COMPATIBILI CON DOLBY ATMOS
Una volta che si ha tutto il necessario, quali sono i contenuti compatibili con questa tecnologia?
Purtroppo, ad oggi non sono tanti i contenuti in lingua italiana che sfruttano il Dolby Atmos, tuttavia sempre più produzioni stanno adottando questo standard per i propri contenuti.
FORMATO FISICO 📀
Per quanto riguarda il formato fisico, quindi i DVD Blu-Ray UHD, è impossibile non nominare “Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald” oppure “DUNE“, tutti e due con traccia Dolby TrueHD in Italiano.
NB: Esistono anche Blu-Ray standard (non UHD) che hanno la traccia Dolby TrueHD, tuttavia è presente spesso e volentieri solo in lingua inglese.
STREAMING ED APPLE TV
Per i contenuti da app di streaming, invece, il catalogo è in constante aggiornamento, tuttavia, ricordo che la qualità audio e video è inferiore alla controparte in formato fisico.
Infatti, il codec utilizzato è il Dolby Digital Plus, cioè con perdita di dati.
Infine, c’è anche la questione Apple TV con i film noleggiati e/o comprati, molti dei quali compatibili con Dolby Atmos.
Per questi vale lo stesso discorso delle app streaming, tuttavia, utilizzano il Dolby Atmos MAT 2.0 (Metadata-Enhanced Audio Transmission).
Questo non è un codec ma una sorta di container nel quale l’Atmos viene veicolato tramite una traccia multicanale PCM.
🎥 COME TROVARE CONTENUTI IN DOLBY ATMOS 🍿
Trovare contenuti fisici o digitali compatibili con Dolby Atmos è molto semplice.
Per i contenuti digitali basta scrivere nel campo di ricerca del servizio “Atmos” (ad esempio) e tra i risultati compariranno quelli compatibili.
È possibile che tra i risultati escano anche quei contenuti che hanno solo la traccia audio inglese in Atmos.
Per i formati fisici, DVD Blu-Ray e Blu-Ray UHD, è davvero molto semplice: basta leggere nella tabella delle informazioni nel retro del cofanetto.
Nel Film 4K UHD è possibile notare la presenza di Dolby Atmos con codec Dolby TrueHD nella lingua italiana.
Nel Film Blu-Ray Standard, invece, il Dolby Atmos con codec Dolby TrueHD è presente solo per la lingua inglese, per l’italiano il codec utilizzato è il DTS-HD Master Audio.
Sullo store Apple sono presenti molti contenuti in Dolby Atmos ma non tutti con la traccia Atmos in italiano, perciò, come per i supporti fisici, è bene notare le informazioni del contenuto sullo store.
DOLBY ATMOS: DOPO AVERLO PROVATO NON SI TORNA PIÙ INDIETRO.. PECCATO PER IL MARKETING E PER I POCHI CONTENUTI IN LINGUA ITALIANA 🔊
Una volta aver sentito un film o altri contenuti in Dolby Atmos tornare indietro è impossibile.
Per intenderci: anche nelle scene più tranquille dove c’è solo il parlato è possibile ascoltare l’intero ambiente circostante: il vento, la pioggia, le foglie, gli uccellini e molto altro, tutto in una qualità spaventosa.
Grazie a questa tecnologia è possibile entrare davvero nel vivo del film e prenderne parte in qualche modo.
La grandissima pecca è che ci sono ancora fin troppi pochi titoli in lingua italiana che supportino il Dolby Atmos, moltissimi titoli sono compatibili solo in lingua originale.
Tuttavia, sembrano che le cose stiano pian piano migliorando e lo si vede dagli ultimi titoli usciti come DUNE o Animali Fantastici.
Un’altra cosa che non mi fa tanto impazzire è il marketing dei produttori: è impensabile di usufruire del Dolby Atmos attraverso i diffusori delle TV.
Per quanto di buona qualità siano quest’ultimi ma il Dolby Atmos è un’altra cosa ed una volta averlo provato, ci si accorge di quanto sia diverso e spaventosamente magnifico!