Marvel’s Spider-Man, l’esclusiva PlayStation 4 più attesa del momento, è finalmente disponibile.
Che siate fan o meno dell’uomo ragno o dei supereroi poco importa, perché questo titolo rappresenta uno dei maggiori successi di PlayStation.
Marvel’s Spider-Man, sviluppato da Insomniac Games affiancati dal team Marvel, è stato presentato alla conferenza di Sony all’E3 del 2016.
L’annuncio fece molto scalpore, soprattutto perché il titolo è un’esclusiva Sony PlayStation 4, creando tanto hype (ed invidia) tra i fan e non.
Il titolo, inizialmente programmato per l’uscita nel 2017, ha subito qualche ritardo, tant’è che alla conferenza di Sony all’E3 del 2017 è stato annunciato uno slittamento al 2018.
Nel frattempo il team ha perfezionato il gioco, rendendolo tecnicamente più realistico e bello.
Il 7 Settembre 2018 è finalmente arrivato sugli scaffali di tutti i negozi ed in tutti gli store online.
MARVEL’S SPIDER-MAN | LA RECENSIONE
TRAMA
Marvel’s Spider-Man è un titolo in terza persona ambientato interamente a New York City, vestiremo i panni di Peter Parker e Spider-Man (e non solo) e svolazzeremo qua e in la riempiendo la città di ragnatele.
Il titolo è totalmente disconnesso dalla storia a fumetti e dalle varie pellicole cinematografiche: Insomniac Games ha creato una storia tutta nuova, tra nuovi e vecchi amici/nemici.
Ormai Peter Parker è Spider-Man da almeno otto anni, ed ha imparato a convivere la sua doppia identità, dividendosi tra famiglia, lavoro personale e lavoro del classico Spider-Man di quartiere.
Il gioco inizia subito presentandoci indirettamente un personaggio che ci accompagnerà per tutto il gioco: Yuri Watanabe, capo della polizia di New York, la quale ci fornirà incarichi e piste da seguire.
Come non menzionare la cara zia May? Quest’ultima ha aperto un centro chiamato F.E.A.S.T. per i senza tetto, nel quale li sfama e li accoglie.
Ogni tanto Peter dovrà andarla a trovare ed aiutare, ed è in questi casi che vestiremo i panni di Peter Parker.
E poi c’è MJ: il rapporto tra lei e Peter si è concluso, ma non mancano ammiccamenti e scontri tra i due.
Non solo, ma MJ sarà uno dei personaggi giocabili durante il gioco, con fasi stealth, misti ad esplorazione.
Peter per pagarsi le bollette e vivere deve lavorare, per questo aiuta il Dottor Otto, uno scienziato che grazie all’aiuto di Peter stesso, riesce ad innovare le sue invezioni tecnologiche (come ad esempio dei bracci meccanici).
Anche in questo caso dovremo vestire i panni di Peter e risolvere alcuni enigmi per aiutare il Dottore nel suo intento.
In tutto questo, però, non mancano le complicazioni: Peter, o meglio Spider-Man, dovrà salvare la città da una pericolosa minaccia.
Non solo una ma diverse minacce, vecchi e nuovi nemici che si uniscono per togliere di mezzo il sindaco di New York: Norman Osborn, facendo cadere a pezzi l’intera città.
GAMEPLAY
Marvel’s Spider-Man non rivoluziona affatto il genere Open World, ma lo migliora.
Spider-Man riesce a destreggiarsi in modo impeccabile sia negli scontri che tra i vari palazzi della città.
E proprio gli scontri risultano davvero epici e frenetici: Spider-Man è molto agile e veloce, dopo qualche colpo qua e la si riempirà la barra della concentrazione, grazie alla quale possiamo effettuare delle combo devastanti e cinematografiche.
Sempre in relazione agli scontri, però, ho notato che la telecamera va un pò in crisi negli spazi chiusi, rendendo difficile i combattimenti.
Inoltre, nelle fasi stealth, l’intelligenza artificiale è alquanto banale, riuscendo a superare ostacoli e nemici in modo molto semplice.
Lo stile di gioco e le caratteristiche del personaggio, assomigliano a quanto già visto in Infamous Second Son e Batman Arkam: infatti ho trovato il gameplay e l’approccio al personaggio di Spider-Man molto simile al titolo di Sucker Punch e RockSteady.
Per quanto riguarda le meccaniche di gioco, invece, abbiamo svariati potenziamenti da attribuire a Spider-Man: ogni volta che saliremo di livello ci verranno consegnati dei punti abiliti, spendibili appunto nei potenziamenti.
Inoltre, andando sempre avanti verranno sbloccati nuovi costumi e gadget:
Ogni costume ha una sua particolarità, con poteri specifici e diverse skin;
I gadget, invece, serviranno per sconfiggere più facilmente i nemici: troviamo trappole, droni, tele elettriche e quant’altro. Per cambiare gadget, basterà premere L1 e verrà fuori un cerchio nel quale selezionare il gadget.
Quest’ultimi, inoltre, possono anch’essi essere potenziati.
Spostarsi da una parte all’altra della città è davvero divertente e non annoia mai: gli sviluppatori sono stati davvero bravi con il motion capture, riuscendo a far fare a Spider-Man movimenti fluidi, lineari e con grande naturalezza.
Infatti, il team si è concentrato molto per regalare al giocatore un’esperienza indimenticabile.
Inoltre, mentre oscilliamo da un edificio all’altro, possiamo compiere svariate acrobazie (così da aumentare anche punti esperienza) semplicemente schiacciando i tasti triangolo e cerchio.
Le quest principali riescono a dare il meglio di sè quasi per tutto il titolo: anche se l’incipit del titolo riesce a catapultare il giocatore nel vivo dell’azione, allo stesso momento fatica a prendere una posizione stabile che aggradi il giocatore stesso a continuare l’avventura.
Le cose cambiano drasticamente dopo qualche ora di gioco: il titolo raggiunge la sua massima epicità, dando al giocatore divertimento e voglia di essere Spider-Man per sempre.
Le quest secondarie, però, non danno grazia al titolo: queste risultano alla lunga ripetitive e prive di sceneggiatura.
Tuttavia, molto spesso è divertente fare qualche quest secondaria prima di continuare la storia: infatti, proprio mentre stiamo andando da una parte all’altra della città troveremo dei posti di blocco, criminali che invadono le strade, rapine ed inseguimenti.
In giro per tutta la città di New York, inoltre, il giocatore dovrà raccogliere dei collezionabili (come zaini di Peter) o fotografare celebri monumenti o i gatti di Black Cat.
La mappa è da sbloccare, e per farlo bisogna sincronizzarsi con svariate antenne della polizia posizionate sui tetti della città.
Tra ripetitività e non, Marvel’s Spider-Man riesce a regalare 30/35 ore di divertimento, con personaggi di spessore, vecchi e nuovi amici.
Per raggiungere il platino risulta abbastanza semplice: il titolo è molto guidato, sulla mappa ci sono segnati già tutti i collezionabili nascosti e quant’altro.
COMPARTO TECNICO, SONORO E SCENEGGIATURA
Il colpo d’occhio è davvero spacca mascella: il titolo gira a 30fps stabili (tranne in casi sporadici) e 4K dinamici su PlayStation 4 PRO.
New York è una città viva, dove le persone conducono la classica vita Newyorkese (lavoro, ufficio, social, yoga a Central Park, etc..).
Non solo, ma la città stessa (prodotta quasi fedelmente alla realtà) è bella da vedere e girare con tranquillità.
Il comparto tecnico/visivo risulta molto pulito, con effetti particellari d’impatto, espressioni facciali delineati e una fluidità generale impressionante.
Non manca però qualche sbavatura:
- Gli edifici alle volte sembrano privi di texture;
- Quando siamo davanti ad uno specchio, ad esempio, il personaggio non viene riflesso.
Tuttavia, confrontando i vari gameplay mostrati prima dell’uscita e quelli dopo, si può notare che non c’è stato nessun downgrade grafico, anzi, il titolo risulta addirittura migliore.
Per quanto riguarda il comparto sonoro, non c’è nulla da dire: ho apprezzato moltissimo la colonna sonora che accompagna l’intera avventura.
Ho apprezzato molto anche la musica durante la fasi di libera esplorazione, dando quel senso di epicità in più.
Infine, niente da dire per quanto riguarda la sceneggiatura: la trama principale risulta molto piacevole e divertente, soprattutto dopo un paio d’ore di gioco.
Il doppiaggio in italiano è uno dei migliori in circolazione: regalando sorrisi e qualche lacrima. Non solo ma ho apprezzato molto il doppiaggio di Spider-Man, rendendolo il classico supereroe ironico, sarcastico e con la battuta sempre pronta.
CONCLUSIONE
Marvel’s Spider-Man non è un capolavoro, ma riesce a dare al giocatore una sensazione di epicità a tutti gli effetti interpretando uno dei supereroi più apprezzati di sempre.
Il gameplay risulta fluido e divertente, grazie anche ad una narrazione e ad una sceneggiatura degna di una pellicola cinematografica.
Il comparto tecnico e sonoro sono impeccabili e danno quello sprint in più al titolo.
Insomma, Marvel’s Spider-Man non stravolge il mercato videoludico, ma riesce a tener testa a tutti (e forse alza, se pur non di molto, l’asticella degli open world), rendendo il titolo stesso uno dei più invidiati ed epici di casa Sony.